Ma che diavolo è successo, Alex?!
Appena avviato il gioco verremo catapultati in una New York come non l’avevamo mai vista: una città in completo subbuglio, con cieli dipinti di rosso e laghetti apparentemente bagnati di sangue. Dopo una breve occhiata dall’alto, verremo a contatto con l’asfalto nel peggiore dei modi: ci ritroveremo nel bel mezzo di uno scontro tra forze armate e strane creature mutate dalle solite sembianze horror. Niente paura però: il nostro protagonista, Alex Mercer, riuscirà senza troppi problemi a sbarazzarsi di tutto e di tutti. Ma, in realtà, cosa diavolo è successo, ad Alex?! Se lo chiederà anche lui, e sarà proprio questo il motivo per cui intraprenderemo l’avventura regalata da Prototype. Dopo questo breve ma efficace flash, torneremo indietro di circa 20 giorni, all’inizio del cataclisma: troveremo il nostro losco e carismatico "incappucciomane" su di un tavolo di autopsia in un obitorio. Apparentemente morto, Alex aprirà gli occhi per sorpresa dei due medici-soldato che lo stavano per analizzare, e scapperà fuori. Da qui, verrà mandato l'allarme alle forze militari vicine, e partirà una prima missione di fuga che fungerà da breve tutorial. Alex si accorgerà immediatamente che qualcosa nel suo corpo non funziona come dovrebbe… anzi a dirla tutta funziona, ma forse anche troppo! Effettivamente la prima scena di fuga dall’ospedale vedrà Alex scavalcare un muro saltandoci sopra in totale semplicità. Ma dunque cos’è successo? Ben presto il buon protagonista si accorgerà di poter “risucchiare” al suo interno ogni individuo: questa sua particolarità gli regalerà sia le sembianze della vittima risucchiata, che i suoi ricordi più recenti. Sarà proprio grazie a questa abilità che Alex inizierà le sue ricerche verso la verità, cercando di capire cosa gli è realmente accaduto e perché possiede queste strane abilità fisiche e mutamenti psico-mostruosi che seppur all’apparenza non mostrino diversità tra Alex e i normali abitanti americani, quando egli vorrà, potrà richiamare strane mutazioni che lo trasformeranno in un mostro dalle sembianze semi-umane. Attraverso i primi ricordi di individui consumati, Alex capirà che prima del caos era un membro della forza militare della città, la Blacklight, ma ancora non saprà quale ruolo effettivamente coprisse all’interno della società, la Gentek. Localizzata sua sorella prima e la sua presunta moglie dopo, inizierà una crociata verso le forze militari e non umane che guidano e distruggono la città. In breve tempo, l’infezione che ha invaso New York diventerà sempre più vasta, prendendo buona parte della città fino a trovare con fatica quartieri calmi e apparentemente sani.
Un’abilità particolare? A disposizione signore!
Dal primo flash che regala il gioco, potremo subito capire che la potenza di Alex non ha limiti: questa sua strana infezione, decisamente diversa da quella che ha afflitto l’intera città, gli ha regalato delle capacità inaudite.
Possiamo distinguere tre tipologie di abilità per il nostro protagonista: fisiche di movimento, fisiche di combattimento ed abilità speciali.
Cominciamo con le potenzialità fisiche di movimento: Alex non avrà limiti!
Grazie allo sfruttamento massimale del free roaming unito alle abilità del protagonista, Alex potrà scalare qualsiasi palazzo, altissimo o di due piani, potrà volare per la città unendo gli scatti aerei alle planate e potrà correre sull’asfalto con una velocità assurda, saltando sopra ogni macchina che gli si para davanti durante la corsa. Però, seppur Alex fin dall’inizio mostri una certa potenza e una certa facilità nel correre sui palazzi, diverse abilità andranno prima imparate e poi potenziate.
Infatti, grazie all’implementazione di un sistema di crescita del personaggio in stile RPG, utilizzabile tramite i punti esperienza guadagnati tra missioni principali, secondarie e combattimenti eseguiti – già visto nell’ultimo hack’n’slash, in X - Men Origins: Wolverine andremo a “comprare” diverse abilità come una maggiore spinta per il salto, una velocità di corsa più potente, scatti aerei più rapidi ed eseguibili in due colpi e la stessa planata, non disponibile fin dall’inizio.
Tutto ciò contribuisce a rendere Alex un uccello estremamente agile e potente, e porterà il giocatore a preferire senz’altro una bella scalata di palazzi e di salti di tetto in tetto, piuttosto che correre sull’asfalto.
Le abilità di combattimento lasciano un’immensa varietà di possibilità: come detto, Alex potrà richiamare dei mutamenti precisi, e potranno essere d’attacco o di difesa. Per la parte difensiva Alex disporrà di uno scudo e di una corazza, entrambi sbloccabili con l’andamento della trama.
La parte offensiva è decisamente varia: Alex disporrà infatti di una scelta tra cinque diverse mutazioni offensive. Avremo a che fare fin dalle prime ore di gioco con gli artigli, per attacchi rapidi e molto efficienti. Da qui verranno poi sbloccate la frusta, utile per i nemici lontani o che non possiamo combattere corpo a corpo, la massa muscolare che non comporta mutazioni generiche evidenti, però aumenta decisamente la forza nel corpo a corpo di Alex, il pugno martello lento ma potente e la lama, che interesserà un singolo braccio, e sarà un misto tra artigli e pugno martello in rapporto forza/velocità.
Alcune di queste abilità genetiche fisiche andranno sbloccate, altre invece le possederemo durante la trama. Altrettante possibilità di combattimento vengono introdotte con il sistema di miglioramento: difatti, Alex potrà aumentare la sua forza base, il lancio degli oggetti e imparare nuove combo come spararsi addosso ad un nemico, tirare montanti agli avversari, usarli come una sorta di esplosione e imparare onde d’urto causate sia dalla sua forza nelle braccia che dal fondarsi a terra dopo un salto. Tra le abilità speciali troviamo le due principali già citate: la possibilità di consumare chiunque, acquistando salute e all’occorrenza i suoi ricordi più recenti, e il camuffamento che permetterà ad Alex di prendere le sembianze dell’ultima vittima consumata in modo da poter infiltrarsi nelle basi militari senza problemi e andare correndo per la città senza essere riconosciuto. Il consumo dei personaggi chiave, opportunamente segnati sulla minimappa qualora fossimo vicini ad essi, comporta la possibilità di conoscere tutti i particolari della trama e della situazione passata di Alex. Questa opzione risulta essere appunto un’altra quest secondaria, chiamata trama degli intrighi, con oltre 200 persone da dover trovare e consumare per completarla, e sarà richiamabile quando vorremo attraverso il menù di pausa, anche per revisionare i ricordi delle vittime prosciugate. Inoltre vi saranno la visione termica in grado di non perdere di vista i nemici tra fumo e incendi, e la visione degli infetti che permetterà ad Alex di distinguere gli infetti dagli umani sani. Sbloccheremo anche l’accusa con cui, nei panni di un militare, potremo accusare un soldato di essere l’obiettivo Alex Mercer – comportandoci da grossi infami! – e verrà prontamente giustiziato davanti ai nostri occhi.
Come ultima abilità, molto utile, consumando lo specialista adatto, acquisteremo l’abilità di richiamare attacchi aerei contro un bersaglio, qualora ne avessimo il bisogno e fossimo travestiti da militare.
Nelle basi militari inoltre, dopo essere entrati come comandante della base, troveremo spesso dei militari che, se succhiati, ci sbloccheranno la possibilità di imparare a pilotare aerei o mezzi corazzati, oltre che a migliorare le nostre abilità con le armi da fuoco quali mitragliatrici e lanciarazzi. A completare il reparto abilità, avremo a disposizione la possibilità di migliorare la nostra barra di salute, che se riempita oltre il dovuto, darà luogo alla possibilità di eseguire un attacco in massa critica, decisamente più potente, legato al mutamento genetico offensivo che avremo addosso. Questo attacco risulta essere molto potente oltre che dispendioso. Infine, altre piccole e tante migliorie saranno a disposizione per il giocatore, per rendere Alex Mercer sempre più un antieroe completo e indistruttibile.
Quanta roba! Troppo difficile starci dietro?
Assolutamente no. Questa immensa carrellata di abilità e possibilità viene resa intuibile e amministrabile in modo eccellente grazie ad un gameplay solido e semplice. Abbiamo provato la versione Xbox360 e abbiamo notato come le abilità principali di Alex vengano suddivise in un menù richiamabile tramite il dorsale LB. Dopo aver scelto quale attacco – da ponderare per bene nemico per nemico - e quale difesa scegliere, basterà poi richiamare il tutto tramite le frecce direzionali. Per le abilità speciali invece, verrà usato il dorsale RB unito ad uno dei quattro tasti principali. Anche il gameplay legato strettamente alle movenze di Alex è semplicissimo: il tasto A è legato al salto – che può essere opportunamente caricato – il tasto B è legato alle prese – anch’esso caricato se vorremo – sia per oggetti che per umani, nonché per agguantare un nemico per poi consumarlo. In modo classico dunque, anche i tasti d’attacco saranno divisi sostanzialmente in X per quelli rapidi e poco potenti, in Y per quello lento ed estremamente dannoso, a seconda dell’abilità offensiva che avremo richiamato. Attraverso delle combo o la pressione di tasti precisi contemporaneamente, potremo vedere altri effetti. La corsa è affidata al fedele grilletto destro, RT, che servirà anche come corsa sui palazzi. LT invece servirà per agganciare il bersaglio. Dal punto di vista delle scalate e delle planate in aria, come detto, RT servirà per correre sui palazzi, il tasto B servirà per un normale arrampicamento, quindi più lento ma preciso, il tasto A servirà per saltare e arrivare più velocemente in cima, oltre che per planare quando, già in volo, avremo effettuato uno scatto aereo con la pressione di RT.
La libertà venutasi a creare col free roaming è sfruttata al 100%. Non ci sarà palazzo che non si potrà raggiungere, non ci sarà macchina che non si potrà scaraventare contro innocue vecchiette, non ci sarà oggetto che non si potrà far esplodere. Sui palazzi spesso troveremo serbatoi che potranno essere distrutti o lanciati contro gli elicotteri. La distruzione di nemici, mutati o militari, comporteranno punti PE, spendibili in migliorie. Ad aumentare la possibilità di guadagnare PE, ed inconsciamente la longevità stessa del titolo, arrivano gli eventi, una serie di missioni secondarie che varieranno dall’uccidere più nemici in un tempo prestabilito, consumare determinati soggetti, volare attraverso checkpoint e planare in un punto preciso. Il tutto verrà gestito da un sistema di classificazione in medaglia di bronzo, argento o oro. Conquistando tutte le medaglie d’oro di uno specifico evento, avvieremo lo stesso a livello di difficoltà successivo. Completando tutti gli eventi in oro, sbloccheremo le sfide più difficili che faranno guadagnare tantissimi PE al loro completamento. Se gli eventi non vi piacessero, e siete più votati alla distruzione di massa, munitevi di camion e andate a far crollare la base militare o gli malvali, la “base” nemica: anch’esse vi garantiranno una bella sommetta di PE. Se invece siete stanchi di missioni primarie e secondarie, e volete semplicemente godere della abilità immane di Alex, gli sviluppatori di Prototype hanno disposto per la città sfere consiglio e sfere pietre miliari che, se acquisite, porteranno ulteriori PE: mai la ricerca di questi oggettini è stata così divertente!!
Adesso la grafica non mi interessa più, grazie!
Per un gioco come Prototype, il comparto grafico passa decisamente in secondo piano. Seppur non sia brutto da vedere, il gioco porta con sé delle texture piatte a bassa risoluzione, e degli effetti particellari poco credibili. Poco male però, perché nel complesso la qualità grafica arriva alla sufficienza e la supera considerando la mole impressionante di oggetti che muove su schermo. Alex ogni passo che metterà a terra, produrrà un solco sulle pareti e sull’asfalto. A seconda della potenza con cui arriverà sulla superficie, il solco si farà più grande. Come se non bastasse, ogni vicolo, soprattutto quelli infestati, vedranno spesso una trentina di persone correre in modo pazzoide da una parte all’altra, e a loro si uniranno i nemici che voleranno da ogni parte, gli elicotteri nemici, i tank e le esplosioni di qua e di là, il tutto senza un minuscolo rallentamento, e dunque una fluidità impressionante. Inoltre, dobbiamo riconoscere il lavoro eccezionale della Radical per la cura maniacale legata alle movenze del protagonista, studiata nei minimi particolari, arto per arto, situazione per situazione. Alex salterà sopra ogni vettura evitando lo scontro, anche per le macchine che arriveranno un nanosecondo prima. Sui palazzi, Alex riconoscerà i cornicioni e li salterà automaticamente. Ogni superficie sarà raggiungibile e vedremo le movenze del protagonista adattarsi in base alla distanza e alla massa della carcassa sulla quale si sta arrampicando o sta raggiungendo.
Le movenze durante il combattimento sono credibili, e i cittadini non molto diversi tra loro. Dunque, la mancanza di una grafica nextgen, seppur godibile, viene compensata senz’altro da altri aspetti, legati ad un vastissimo orizzonte, alla possibilità di raggiungere ogni superficie e alla grande quantità di oggetti che muove su schermo al secondo, senza che il motore grafico mostri una minima indecisione. Ci saremmo aspettati però una maggior cura per le scene di intermezzo in-game realizzate col motore grafico e le scene renderizzate, dove si poteva far di più. Pecca tantissimo però l’IA, e senza appello: infatti, anche se camuffati a dovere, potremo tranquillamente volare indisturbati tra i nemici, piombargli addosso dal nulla dopo esserci calati da un palazzo e potremo assorbire un’intera base senza che nessuno si preoccupi delle sparizioni.
L’IA dunque è estremamente insufficiente, forse di propria volontà per lasciare al giocatore ancor più libertà di divertimento senza restrizioni.
Immenso!
Il lavoro della Radical e la sponsorizzazione del prodotto dallo scorso E3 2008, a conti fatti, risulta essere ripagato da un titolo che promette tanto divertimento e tante ore di gameplay, tra quest principale e secondarie. Se si vuole completare il gioco al 100% potrebbero andare via anche oltre 40h, ma a queste vanno aggiunte le ore di divertimento nell’esplorazione della città e nella distruzione totale per puro divertimento. In sostanza Prototype, pad alla mano, mantiene appieno l’hype del titolo e diventa un gioco impedibile per qualsiasi videogiocatore! Immenso.
Firmato:Straicker
Recensione Prototype
Pubblicato da Straicker alle 20:17
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